Il Ftse Mib in cima alle classifiche europee, ma dietro il successo si nascondono sfide e incertezze
Nel corso del 2023, il Ftse Mib, principale indice di Piazza Affari, ha raggiunto livelli di valore non visti dal lontano 2008, evidenziando un’eccezionale vitalità nel panorama finanziario italiano. Tuttavia, dietro questo successo si celano dinamiche complesse che delineano un quadro ambivalente della situazione economica del Paese.
L’exploit della Borsa italiana ha raggiunto il suo apice il 29 novembre, con il Ftse Mib che ha toccato la quota record di 29,688.45 punti, un livello non raggiunto da quindici anni. Questo dato, che riflette l’andamento delle quaranta principali aziende quotate a Milano, ha reso la piazza finanziaria italiana la più dinamica in Europa nel corso dell’anno.
La crescita impressionante del Ftse Mib nel 2023, con un aumento del 24,4% dal gennaio a fine novembre, ha superato ampiamente i risultati delle controparti europee come Parigi (12%) e Francoforte (16%). Solo la Spagna ha mostrato un risultato simile, attestandosi al 22%. Questo successo evidenzia la fiducia crescente degli investitori internazionali nell’economia italiana e nelle aziende quotate a Milano.
Uno dei fattori chiave dietro questa impennata è rappresentato dalla composizione del Ftse Mib, che include un numero significativo di banche rispetto agli altri indici europei. Gli aumenti dei tassi di interesse attuati dalla Banca Centrale Europea hanno consentito alle istituzioni finanziarie di ottenere profitti consistenti da mutui e prestiti, influenzando positivamente l’andamento complessivo dell’indice.
Tuttavia, nonostante i risultati positivi, ci sono segnali di preoccupazione nel panorama finanziario italiano. Il mercato soffre a causa della diminuzione costante delle aziende quotate e del delisting di altre. Nel solo 2022, ben 23 aziende hanno abbandonato la borsa, tra cui nomi importanti come Atlantia, Exor e Cattolica Assicurazioni. Questo fenomeno solleva interrogativi sul futuro della Borsa italiana e sottolinea la necessità di affrontare le sfide strutturali che minacciano la sua stabilità a lungo termine.
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