Basiglio, nell’hinterland milanese, si conferma il comune più ricco d’Italia: il reddito medio pro capite è 48.507 euro. Tra i primi 20 Comuni più ricchi d’Italia per reddito imponibile pro-capite ben 12 sono lombardi, dei quali 7 in provincia di Milano
Abbiamo elaborato i dati delle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche (Irpef) presentate nel 2020. Gli ultimi dati disponibili, quindi, sono relativi all’anno di imposta 2019 e sono stati pubblicati dal Dipartimento delle finanze del ministero dell’Economia e delle Finanze. Il grafico in alto mostra la classifica dei venti comuni più ricchi d’Italia.
Quali sono i Comuni più ricchi d’Italia
Guardando gli imponibili del 2019 relativi ai 7.903 comuni italiani scopriamo che Basiglio, nell’hinterland milanese, si conferma il comune più ricco d’Italia: il reddito medio pro capite è 48.507 euro. Tra i primi 20 Comuni più ricchi d’Italia per reddito imponibile pro-capite (è il rapporto tra l’ammontare di reddito imponibile totale del comune e il numero di contribuenti) ben 12 sono lombardi, dei quali 7 in provincia di Milano. Tra questi ultimi, i più ricchi sono Cusago, Arese e Segrate. Ma come mai Basiglio è il comune più ricco d’Italia? Il motivo è che negli Anni ’80 Silvio Berlusconi costruì qui Milano 3 (dopo la Milano 2, alle porte del capoluogo) attirando in questo piccolo centro persone dalle elevate disponibilità economiche la cui domanda di servizi ha fatto crescere numerose attività economiche nei dintorni. Il successo è stato tale che la popolazione di Basiglio è decuplicata in pochi anni. Sempre a Basiglio si trovano le sedi di alcune multinazionali, prima fra tutte Mediolanum, la compagnia di assicurazioni fondata da Ennio Doris (scomparso alla fine del 2021) della quale proprio Silvio Berlusconi è socio. Oltre a Mediolanum, a Basiglio c’è anche la sede di Astra Zeneca, colosso della farmaceutica.
Milano è l’undicesimo comune per reddito pro capite
Sorprendente è il fatto che all’11esimo posto ci sia Milano, con un reddito pro capite di 34.188 euro. Infatti, negli altri casi si tratta quasi sempre di piccoli comuni, con poche migliaia di residenti, nei quali è sufficiente la presenza di un contribuente particolarmente facoltoso per far schizzare in alto la media. Nel caso di Milano, invece, i dati sembrano confermare il fatto che la città attiri molti lavoratori altamente qualificati che percepiscono mediamente stipendi più alti. A conferma di questa tesi basta guardare la classifica. Infatti, al secondo posto c’è Lajatico, un comune della provincia di Pisa che conta 1 273 residenti e un reddito medio di 48.484 euro. Lajatico ha una particolarità: è il paese dove vive il cantante Andrea Bocelli. É chiaro, quindi, che in questi piccoli centri la media viene influenzata anche da pochi ricchi contribuenti. A Lajatico segue a distanza Cusago, in provincia di Milano, con 39.674 euro in calo vistoso rispetto al 2018 quando il reddito medio era di 45.033 euro.
La classifica dei Comuni più poveri d’Italia
Abbiamo analizzato anche i Comuni con il reddito medio pro capite più basso: la classifica la possiamo vedere nel grafico in alto. L’ultimo della classifica è Cavargna, in provincia di Como, con 6.774 euro di reddito imponibile. Il penultimo è Gurro (7489 euro), in Piemonte, preceduto da Valle Cannobina (7550 euro), poco distante, entrambi in provincia di Verbano-Cusio-Ossola. Al quart’ultimo posto Val Rezzo (8068 euro), sempre in provincia di Como. Due elementi accomunano tutti e quattro questi comuni: il bassissimo numero di contribuenti (Cavargna ne ha 102) e la vicinanza con il confine svizzero, con la presenza di numerosi lavoratori transfrontalieri il cui reddito non è conteggiato. Per trovare, invece, il Comune più povero d’Italia – senza considerare l’incidenza dei frontalieri – dobbiamo andare in Puglia, a Roseto Valfortore, comune di 397 abitanti in provincia di Foggia. Tra gli ultimi venti, la regione più rappresentata è la Calabria con 6 comuni, tre dei quali in provincia di Cosenza.
I dati si riferiscono al: 2019
Fonte: Ministero economia e finanze
fonte articolo: key4biz.it
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